I benefici per il colesterolo del cavolo nero (kale) e della verza rossa

Il colesterolo LDL è chiamato “cattivo” ma sicuramente il colesterolo LDL ossidato è ancora peggio.

Può la dieta avere un qualche ruolo positivo da giocare? Un maggiore consumo di frutta e verdura è certamente di aiuto nel contrastare il rischio di sviluppare una patologia cardiovascolare. La quantità di antiossidanti presenti nel cibo sano di origine vegetale riducono infatti l’ossidazione del colesterolo LDL. Che in questo ci sia una correlazione di causa ed effetto lo si è potuto riscontrare testandola. Effettivamente facendo seguire ad un gruppo di persone una dieta basata sul consumo di prodotti vegetali per tre settimane si è potuto misurare un abbassamento del livello e del grado di ossidazione del colesterolo LDL.

É stato testato per lo stesso scopo anche il cavolo nero (o kale), vegetale ampiamente riconosciuto come uno dei migliori alimenti esistenti poiché ha poche calorie e una gran quantità di nutrienti (vitamine, minerali, composti anti-infiammatori, fitonutrienti antiossidanti, ecc.). Sono stati fatti test in vitro e su cavie con risultati più che positivi, ma sull’uomo? Uno studio è stato eseguito utilizzando succo estratto dal kale. Il test ha dimostrato una diminuzione del 20% del colesterolo LDL tra i non fumatori. Effettivamente il risultato è stato molto incoraggiante, provando che può esserci qualcosa di speciale nella pianta. Dopo aver assunto incavolo nero sotto forma di succo, si è assunto l’equivalente di circa 670 g di kale crudo al giorno e senza alcuna fibra per vedere se il risultato era lo stesso.

E’ stata somministrata quindi una confezione al giorno (da distribuire nei pasti) di kale e verza rossa surgelati per due settimane. Il risultato è stato una diminuzione del colesterolo totale, del colesterolo LDL e della glicemia ed anche un aumento della capacità antiossidante del sangue. Come conseguenza si è riscontrato un calo significativo dell’LDL ossidato che, come è stato detto, è il peggiore.

Si avrebbe lo stesso effetto anche con la verza rossa fermentata (tipo i crauti)? Come il kale anche la verza rossa è un alimento eccezionale. Quando viene fatta fermentare tuttavia perde buona parte dei suoi nutrienti e viene per di più aggiunta una quantità di sale. Ne consegue una diminuzione del 30% della capacità antiossidante rispetto all’alimento fresco.

Meglio mangiare queste verdure crude? Non necessariamente. La cottura ha di positivo il fatto che vengono ammorbidite le fibre vegetali, cosa che aiuta il nostro corpo nell’estrazione dei composti attivi, tuttavia il trattamento termico degrada in una certa misura alcuni di questi composti. Dopo varie prove, tra tutti i vari metodi di cottura per kale e verza rossa la cottura a vapore ha dimostrato di essere il metodo migliore.

Il valore nutritivo di questi due alimenti è comunque tale che si possono mangiare nel modo che preferiamo così da riuscire ad assumerne in quantità.

Maggiori informazioni le potrete trovare in questo video (sottotitolato in italiano) dal sito nutritionfacts.org.

Supervisione dr. A. Pratresi

Image source: www.nutruroot.com