Gli avocado fanno bene alla tua salute?

Negli ultimi tempi l’avocado è diventato molto popolare non solo tra i salutisti. Con la sua fama di superfood ha guadagnato molte posizioni tra i frutti esotici che troviamo nei banchi di ortofrutta. Ma è meritata questa sua fama? Come in tutte le cose quello che conta è l’equilibrio. Quindi anche per l’avocado, per riuscire a sfruttarne al meglio gli elementi positivi, è la quantità e il modo con cui lo utilizziamo quello che fa la differenza.

Troverete nel video che segue, tratto dal sito nutritionfacts.org (sottotitolato in italiano), delle interessanti informazioni sull’avocado e non solo.

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Gli avocado sono certamente ricchi di antiossidanti ma per la verità molti altri alimenti lo sono. Non varrebbe dunque la pena parlarne se non fosse per altre loro particolarità.

Essi infatti contengono due nutrienti carotenoidi utili al benessere degli occhi, la luteina e la zeaxantina. La maggiore quantità di questi carotenoidi è contenuta nella parte più scura immediatamente sotto la buccia. È importante quindi imparare a sbucciare il frutto nel modo corretto così da mantenere questa parte del frutto ricca di nutrienti (indicazioni su questo punto vengono date nel video).

Un altro aspetto per il quale l’avocado può essere utile è che contribuisce ad aumentare l’assorbimento dei fito-nutrienti carotenoidi delle altre verdure. I caroteni, come beta-carotene ad esempio, sono liposolubili. Molti alimenti ricchi di caroteni tuttavia sono verdure che contengono pochissimi grassi. Pensiamo alla classica carota! O ai pomodori con il loro alto contenuto di licopene. Mangiare queste verdure al naturale equivale a buttare letteralmente nello scarico una buona parte di questi nutrienti. È importante quello che si assorbe più di quello che si mangia. Ecco che l’aggiunta ad esempio di un avocado al pomodoro fa aumentare il grado di assorbimento dei nutrienti anche di tre volte. Un piatto di pomodori senza alcuna fonte di grassi, non necessariamente avocado ma anche semi o noci ad esempio, ci priverà dunque di una buona parte del licopene disponibile. Lo stesso per verdure come lattuga, spinaci o carote. L’aggiunta dell’avocado aumenta l’assorbimento del beta carotene anche di 15 volte. Ma serve un intero avocado ottenere questo risultato? Mezzo avocado ha lo stesso effetto e, anche se non si conosce ancora quale sia la quantità minima di grassi necessaria, è presumibile che sia sufficiente anche una piccola porzione come 1/8 di avocado oppure, in alternativa, un paio di noci.

Un altro aspetto interessante è che l’avocado non solo stimola l’assorbimento dei beta caroteni ma, come evidenziato da alcuni studi, stimola anche la loro successiva conversione in vitamina A nel copro. Si è visto che mangiando carote con del guacamole (una salsa a base di avocado) il beta carotene assorbito è stato in quantità 6 volte superiore al pasto con sole carote. Il beta carotene si trasforma nel nostro corpo in vitamina A. Ebbene in queste circostanze l’aumento di vitamina A conseguente non è stato di 6 volte, come prevedibile, ma di ben 12 volte. Allo stesso modo è cresciuta molto la vitamina K, anch’essa liposolubile, ma in parte questo è dovuto alla presenza di vitamina K nell’avocado stesso.

Una obiezione portata all’attenzione è relativa agli effetti negativi che l’assunzione di avocado può avere in quanti utilizzano farmaci anticoagulanti, come ad esempio il Coumadin. Questo è un problema reale nonostante la quantità di vitamina K nell’avocado non sia eccessiva. Per queste persone resta comunque valida l’ottima alternativa delle noci per le loro insalate.

Supervisione: dr. A. Pratesi

Image source: www.cookinglight.com