Neurobiologia dei dolcificanti artificiali

I dolcificanti artificiali sono oramai presenti in molti alimenti industriali. Con la loro indicazione di essere a basso contenuto calorico, o anche a zero calorie, spesso attraggono persone che desiderano perdere peso seguendo questo miraggio.

Purtroppo le cose non sono in realtà così semplici e i risultati di tale scelta possono portare al risultato opposto.

Il breve video che segue, dal sito nutritionfacts.org, ci spiega in modo semplice ma efficace come il nostro corpo reagisce quando assumiamo questi dolcificanti.

Oltre all’eccesso di compensazione dovuto all’aspettativa di una ridotta assunzione di calorie («ho mangiato qualcosa con poche calorie quindi posso mangiare un po’ di più»), ci sono altri due modi in cui anche il dolcificante artificiale maggiormente non-tossico o non-calorico, se non prestiamo attenzione, può risultare dannoso.

Quando il vostro cervello registra la sensazione di dolcezza sulla lingua si trova con una esperienza di milioni di anni di evoluzione alle spalle che gli dice che state solo mettendo in bocca un pezzo di frutta. E così il vostro cervello urla MANGIA!, e stimola l’appetito. Tutto questo perché le sole cose naturalmente dolci sul pianeta sono cibi salutari: frutta, patate dolci e barbabietole.

Se bevete una lattina di, ad esempio, Diet Coca il cervello, per lo stesso motivo di cui sopra, pensa che vi siate imbattuti in un cespuglio di ottimi mirtilli o qualcosa di simile, e quindi manda un forte segnale di consumare, consumare, consumare prima che qualcun’altro venga a sapere del vostro bel bottino di cibo.

Il nostro corpo però non è affatto stupido. Sa che se mangiamo troppe calorie da un qualche cibo potremmo mettere su peso e non essere quindi più capaci di salvarci se dovessimo sfuggire di corsa da una tigre con i denti a sciabola! Ci sono quindi dei segnali, che provengono dal nostro stomaco quando assorbiamo calorie nel nostro sistema, che ci dicono che è ora di smettere di mangiare perché ne abbiamo avuto a sufficienza.

Ora, con i dolcificanti non-calorici ci troviamo davanti ad una disconnessione. Abbiamo gli effetti della stimolazione dell’appetito, dovuti dalla trasmissione nervosa al cervello della sensazione di dolce proveniente dalla lingua, ma senza gli effetti di soppressione dell’appetito che ci sono quando entrano calorie nel nostro sistema.

Quindi l’appetito eccitato può portarvi a mangiare in eccesso, più di quanto avreste fatto se non aveste preso una Diet Cola, finendo così per prendere peso.”

Supervisione Dr. A Pratesi