La regola del 5 a 1 delle fibre

Questo breve video dal sito americano nutritionfacts.org da delle interessanti informazioni per quanto riguarda l’importanza di assumere fibre con la propria alimentazione e un utile suggerimento sul come valutare al momento dell’acquisto se un prodotto confezionato ne contiene la giusta quantità.

In sintesi:

«L’assunzione di una adeguata quantità di fibre alimentari porta, attraverso alcuni particolari meccanismi, notevoli benefici per la nostra salute, in particolare per quanto riguarda il diabete, le malattie cardiovascolari, alcuni tipi di cancro, l’obesità e l’aumento di peso in generale, la malattia diverticolare, la stipsi ecc. Si è visto ad esempio come il rischio di malattie cardiovascolari diminuisca del 9% assumendo giornalmente il 7% di fibre in più, cosa che si ottiene semplicemente mangiando

una porzione di legumi o 2-4 porzioni di frutta/verdura. Le fonti di fibre solubili sono l’avena, la frutta secca in guscio, i semi, i legumi e molti tipi di frutta. Le fonti di fibre insolubili sono le farine integrali, la crusca, il riso integrale, i cereali integrali in genere e la maggior parte delle verdure. Ma come fare a sapere se un prodotto confezionato che acquistiamo al supermercato ha una adeguata quantità di fibre? Innanzitutto, ovviamente, il primo termine che troviamo nella lista degli ingredienti deve essere integrale  ma poi il resto potrebbe essere comunque “spazzatura”, un elenco degno di un laboratorio di chimica. Un’ottima strategia allora è guardare la tabella nutrizionale e calcolare il rapporto tra la quantità dei carboidrati e quella delle fibre che deve essere di

5 : 1 (5 g di carboidrati per 1 g di fibre) o meno. Ad esempio se un prodotto ha per porzione 20 g di carboidrati e 2,7 g di fibre il rapporto è 7 : 1 (20:2,7=7,4) quindi rimettetelo sullo scaffale. Un altro con 15 g di carboidrati e 3 g di fibre invece da giusto 5 : 1 (15:3=5) e può andare bene. Questo metodo può essere usato per i prodotti panificati, cereali per la colazione, biscotti e altro.»

Se non vogliamo andare a fare i nostri acquisti con la calcolatrice, si può intanto controllare i prodotti che abbiamo in casa e cominciare da lì a prendere familiarità con il calcolo.

Supervisione Dr. A Pratesi

Image source: Ministero della salute